È on line BIOREPORT 2017-2018, la pubblicazione che analizza, a partire dal 2011, l’evoluzione dell’agricoltura biologica italiana
Dai dati del volume si evince come il settore biologico italiano continui il percorso di consolidamento e rafforzamento in seno alla componente dell’agroalimentare nazionale e nello scenario internazionale. L’Italia si colloca in sesta posizione nella graduatoria mondiale dei paesi che producono biologico per superficie investita e per valore del mercato.
La struttura produttiva va anch’essa rafforzandosi: crescono i produttori, i trasformatori e gli importatori. Le aziende agricole biologiche hanno una estensione più che doppia rispetto alla SAU media del complesso delle aziende agricole e realizzano in media risultati economici migliori rispetto a quelle convenzionali.
In questa edizione sono diversi gli approfondimenti presentati. Di particolare interesse è l’analisi dettagliata dei livelli di pagamento previsti all’interno dei PSR regionali per l’agricoltura biologica a confronto con quelli per la produzione integrata e l’agricoltura conservativa, che evidenzia in alcuni casi una forte concorrenzialità tra i metodi con il rischio di penalizzare l’adesione al sistema dell’agricoltura biologica. Da menzionare anche le analisi condotte in tema di innovazione, formazione e informazione nei PSR regionali.
Tra gli altri temi trattati, il contributo dell’agricoltura biologica alla mitigazione dei cambiamenti climatici, il mercato dei prodotti fitosanitari ammessi in agricoltura biologica, la regolamentazione dell’impiego dei prodotti fitosanitari nelle vicinanze delle zone residenziali in alcuni comuni italiani e, sul fronte della dimensione sociale della sostenibilità del comparto, l’iniziativa di cooperazione internazionale dell’Associazione Donau Soja che valorizza la soia europea e i suoi derivati.
Tratto da Ruminantia
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